Obiettivo di un archivio digitale, quando si parla di borghi, è restituire l’identità del luogo attraverso immagini, testimonianze, racconti vocali, foto, video, documenti, ricette di cucina, alberi genealogici, storie di famiglia

Obiettivo di un archivio digitale, quando si parla di borghi, è restituire l’identità del luogo attraverso immagini, testimonianze, racconti vocali, foto, video, documenti, ricette di cucina, alberi genealogici, storie di famiglia

Scoprire come si viveva e si continua a vivere Carro, una comunità rurale simile a molte altre dell’appennino ligure a rischio di spopolamento, significa potere conoscere dall’interno una comunità. Attraverso le immagini della vita di ogni giorno, che raccontano di lavori scomparsi, di sagre e processioni religiose, di madonnine e crocefissi messi a protezione delle case, si riescono a rivivere atmosfere particolari che altrimenti sarebbero destinate ad essere dimenticate. L’archivio diventa anche un’occasione per raccontare biografie di personaggi illustri come Angelo Maria Giannelli, il santo protettore della Val di Vara, la cui casa natale alla Cerreta è un borgo nel borgo di Carro.

Veri protagonisti dell’archivio digitale sono i turisti, i residenti e coloro che ritornano a vivere per periodi più o meno lunghi in questo borgo storico. Segnalando un’immagine, un racconto, una canzone possono arricchire la storia di Carro e delle sue frazioni: Agnola, Castello, Pera, Ponte Santa Margherita e Ziona. Un insieme di bellezze naturali e di manufatti dell’uomo dove si vive una vita serena che sembra volersi difendere dai malefici grazie alle piccole teste in arenaria scolpite con una funzione apotropaica e murate nelle pareti esterne delle case. Immagini che evocano un mondo misterioso fatto di tradizioni magico-religiose, le cui origini al pari di quelle dei Liguri apuani, primi abitanti di questa terra, si perdono nella preistoria come testimoniano le enigmatiche statue stele.

Scopri i contenuti digitali sul Borgo nell’archivio digitale di Carro.